Il regolamento condominiale e gli animali
Animali in condominio, ecco le novità per i regolamenti condominiali
Gli animali in condominio rappresentano uno degli argomenti di maggiore discussione e alla base di tante situazioni di conflitto nei condomìni.
A livello statistico si stima che in Italia ci sia quasi un animale domestico per italiano.
A fronte di tale diffusione, un problema ancora piuttosto diffuso che l'amministratore si trova ad affrontare è l'insofferenza" dell'altra metà degli italiani, che non hanno animali in casa e non gradiscono la loro presenza nei condomini.
La legge 220 del 2012 (nota come Riforma del condominio) interviene a tal riguardo con una rettifica rispetto al passato, stabilendo che i regolamenti condominiali non possono categoricamente vietare di possedere o detenere animali domestici (art. 1138 del c.c della Riforma del condominio).
La legge 220 del 2012 si esprime quindi sulla relazione tra il regolamento condominiale e gli animali, andando di fatto a proibire categoricamente la creazione di regolamenti che possano a priori vietare il possesso o la detenzione di animali domestici, ma lascia tuttavia dei dubbi interpretativi su alcune questioni, quali, appunto, la definizione di animale domestico (tra i quali va annoverato anche il cavallo).
La legge ha efficacia a partire dalla sua entrata in vigore e non potrà quindi essere applicata ai rapporti condominiali sorti precedentemente.
In ogni caso, la direttiva sembra possa ritenersi valida, secondo la giurisprudenza, solo per i regolamenti condominiali ordinari, poiché a differenza di quelli contrattuali che possono legittimamente limitare i poteri e le facoltà spettanti ai condomini sulle parti di loro esclusiva proprietà con il consenso unanime di tutti i comproprietari, in quelli assembleari, approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non è consentito l'inserimento di clausole che incidono sulla libertà del singolo condomino di poter godere e disporre della propria proprietà esclusiva, rientrando tra queste facoltà di godimento anche la detenzione degli animali domestici (Cass. 3705/2011).
Per chi non ama gli animali in condominio esistono tutele?
Il riconosciuto diritto di tenere nel proprio appartamento animali di compagnia non può essere illimitato, ma dovrà essere esercitato in modo da non violare le normali regole che governano la vita di una collettività come quella condominiale.
Il regolamento, pur non potendo vietare la presenza di animali in condominio, potrà ugualmente prevedere limitazioni al diritto di detenere animali in casa, giustificate da ragioni igienico-sanitarie: potrà, ad esempio, limitare il numero di animali detenibili nelle singole unità immobiliari, oppure limitare l'accesso degli animali in alcune zone comuni individuate, purché tali limiti non siano talmente stringenti da impedire, di fatto, la detenzione di animali, in violazione della norma di legge.