Chi deve richiedere il codice fiscale del condominio?

Chi deve richiedere il codice fiscale del condominio?

Perchè il condominio ha bisogno del codice fiscale? 

Il d.p.r. n.605/73 impone l'iscrizione nell'anagrafe tributaria dei condominii e l'inosservanza dell'obbligo è sanzionabile con una pena pecuniaria.

Il condominio deve avere un codice fiscale perché rappresenta, nel nostro sistema normativo, un sostituto di imposta e dunque ha una sua propria titolarità fiscale, pur non essendo un soggetto giuridico.
Il condominio deve svolgere i seguenti adempimenti fiscali (abbiamo parlato degli adempimenti fiscali nell'articolo Adempimenti fiscali del condominio), tramite il proprio amministratore, in quanto sostituto d'imposta : 
  • ​Effettuare le ritenute d'acconto previste dalla legge in relazione alle somme dovute dal condominio ai professionisti che prestano la propria opera in suo favore (si pensi agli avvocati che patrocinano il condominio), agli appaltatori (ad esempio le ditte di pulizia) e ai lavoratori dipendenti (si pensi, ad esempio, al portiere dello stabile condominiale);
  • Versare le ritenute stesse con modello F24. La corretta compilazione di questo modello richiede, infatti, l'indicazione del codice fiscale di chi poi effettivamente procede al pagamento in favore dell'erario;
  • Redigere la certificazione unica per attestare le ritenute d'acconto effettuate nell'anno fiscale; (ne abbiamo parlato nell'articolo Compilazione della certificazione unica in condominio)
  • Redigere e presentare il modello 770

Per svolgere queste attività è necessario che il condominio sia dotato di un codice fiscale proprio.​

Come è fatto il codice fiscale del condominio? 

Il codice fiscale del condominio, come quello delle organizzazioni ed enti diversi dalle persone fisiche, è composto da una sequenza di undici cifre.

Le prime 7 cifre identificano il contribuente, ovvero, il condominio mediante un numero progressivo, mentre le altri 3 identificano il codice dell'ufficio e l'ultimo è un carattere di controllo.

Chi può richiedere il codice fiscale del condominio?

La richiesta del codice fiscale dipende dalla presenza o meno di un amministratore nel condominio, per cui potrà richiederlo:

a) ciascun proprietario di unità immobiliari nel caso di condominio sprovvisto di amministratore;

b) l'amministratore, che per legge deve curare gli adempimenti fiscali (cfr. art. 1130 n. 5 c.c.) nelle altre ipotesi.

Oltre che la prima richiesta, all'agenzia delle entrate è necessario chiedere la variazione ogni qual volta si rendesse necessaria.

Quando bisogna richiedere il codice fiscale per il condominio?

In genere all'atto della costituzione del condominio, che avviene con la vendita della prima unità immobiliare.Dal momento della costituzione del condominio è necessario far richiesta del codice fiscale, cosa della quale può occuparsi di solito il venditore della prima unità o l'acquirente.

A chi bisogna richiedere il codice fiscale del condominio?

L'ufficio competente alla presentazione della richiesta è l'agenzia delle Entrate del luogo in cui è ubicato l'immobile.

L'ufficio competente è individuabile dal sito dell'AE. Fatto ciò è sufficiente compilare il modello AA5/6, costituito da diverse informazioni, quali la data di costituzione del condominio). In caso di variazioni, queste ultime possono essere presentate anche in via telematica, mentre la prima richiesta può essere fatta personalmente o con racc.a.r.

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