Certificazione di conformità e rispondenza degli impianti
Il proprietario degli impianti elencati nel d.m. n. 37/08 (es. antenne televisive, energia elettrica, ecc.) deve ottenere, al momento dell'installazione e ristrutturazione (che non si sostanzia in manutenzione ordinaria) un certificato di conformità dell'impianto alla regola dell'arte ed alla normativa vigente.
A cosa va incontro il condomino non in possesso delle certificazioni di conformità e rispondenza?
Chi non è in possesso delle certificazioni di conformità e rispondenza può essere soggetto a sanzioni erogabili dalle Camere di commercio (art. 15 d.m. n. 37/08).
In particolare, ai sensi del primo comma dell'art. 15:
Alle violazioni degli obblighi derivanti dall'articolo 7 del presente decreto si applicano le sanzioni amministrative da euro 100,00 ad euro 1.000,00 con riferimento all'entità e complessità dell'impianto, al grado di pericolosità ed alle altre circostanze obiettive e soggettive della violazione.
L'esistenza delle certificazioni è condizione necessaria per il rilascio del certificato di agibilità (art. 9 d.m. n. 37/2008).
Su questo argomento possono nascere diverse situazioni da analizzare con attenzione.
Si immagini, ad esempio, di analizzare il caso di un immobile costruito molti anni fa. L'immobile è dotato di regolare certificato di abitabilità, ma è sufficiente ciò per rispondere ai requisiti di conformità e rispondenza degli impianti?
La risposta è no, in quanto le normative sulla sicurezza degli impianti, molto spesso, sono più recenti.
L'agibilità può sostituire tutte le certificazioni solamente se recente.
Siccome essere in possesso delle certificazioni di conformità e rispondenza è un preciso obbligo di legge, bisogna dotarsene per poi comunicarne all'amministratore quanto meno gli estremi identificativi.
Cosa succede se il condomino decide di ignorare la richiesta?
L'amministratore può eseguire d'ufficio, con costi a carico del condomino, tutte le ricerche utili. Per le dichiarazioni, naturalmente, se non esistono non potrà trovarle.
In linea teorica l'amministratore può segnalare questo fatto alle competenti autorità per giungere alla regolarizzazione della posizione dell'unità immobiliare, qualora dalla mancanza di certificazioni e quindi di attestazioni di sicurezza degli impianti può derivare pericolo per le cose comuni.