Art 844 cc e tolleranza rumore in condominio
Che si intende per normale tollerabilità?
Il concetto di normale tollerabilità e tolleranza del rumore non è ben definito in giurisprudenza.
Ci viene sempre in aiuto l'art 844 cc, che dichiara che per dimostrare la tolleranza al rumore in genere è sufficiente dimostrare che i rumori abbiano superato di 3 dB il rumore di fondo se i rumori si verificano nelle ore notturne, 5 dB se si verificano di giorno (per questo si parla di differenziale, in quanto va a considerarsi l'incremento rispetto al rumore di fondo, non l'entità del rumore in valore assoluto). Purtroppo a complicare quest'analisi l'art 844 cc spiega che il rumore, nella sua analisi, va anche "contestualizzato" all'ambiente in cui si verifica. In pratica, rispetto alla normativa classica, entrano in gioco ed alterano queste soglie alcune condizioni, che vengono ritenute valide se conosciute all'atto as esempio dell'acquisto dell'immobile.
In particolare viene considerato:
- il luogo in cui avviene il rumore/l'emissione e le priorità di un determinato uso: secondo l'art 844 cc la priorità è stata intesa dalla Corte di Cassazione come il "preuso": se si acquista una villetta in una zona industriale è implicito accettare la possibilità di una tollerabilità più alta per alcuni rumori rispetto a quelli per una zona residenziale;
- la destinazione d'uso conosciuta del locale attiguo: secondo l'art 844 cc se una persona acquista un immobile in una zona residenziale vicino ad un disco pub, non può dolersi se dallo stesso arrivano rumori.
Quanto detto vale come sempre in linea di principio e come indirizzo generale. Ogni caso va esaminato nello specifico, perché quelle che nell'art 844 cc sembrano condizioni "unilaterali", in realtà finiscono col diventare "bilaterali".
Nel caso precedente del pub, infatti, allo stesso, in quanto proprietario di un'attività rumorosa, spetta tenere conto della necessità di adottare le necessarie cautele per evitare il propagarsi di rumori nelle proprietà dei vicini, quali l'uso di insonorizzazioni o la predisposizione di accorgimenti tecnici mirati all'isolamento acustico ed alla limitazione della potenza degli impianti.
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Commenti 2
Buongiorno, il condomino dell'appartamento sotto il mio, esegue lavori di manutenzione e impiantistica (esegue tracce sui muri per inserire nuovi impianti) rispettando le fasce orarie previste dal regolamento, ma esegue tali lavori nei giorni liberi, essenzialmente il sabato e la domenica. Ovviamente non si è mai premurato di avvisare chichessia di tale lavori, che provocano rumori piuttosto fastidiosi.
C'è la possibilità di obbligarlo a non eseguire i lavori durante il week end?
Il nostro Amministratore afferma che non sia possibile.
Grazie
Ciao Andrea,
grazie innanzitutto di averci contattato!
In questo caso conta ciò che dice il regolamento condominiale e il regolamento comunale.
In genere i regolamenti comunali consentono i lavori edili in tutti i giorni feriali, ma ciò non toglie che ogni comune possa organizzarsi nella maniera che preferisce, come specificato nel seguente articolo
https://www.condominiosereno.it/gestione-condominio/orari-lavori-di-ristrutturazione-cosa-dice-la-legge
Ciò che ti consigliamo è quindi di verificare prima il regolamento condominiale se prevede qualcosa al riguardo (per poter interagire direttamente con amministratore). In caso negativo dovresti informarti sul regolamento comunale dove sicuramente troverai un riferimento alle fasce orarie/giornaliere per i lavori di ristrutturazione.
Speriamo di averti supportato, se hai bisogno ancora chiedi pure!