Amministratore Condominio Partita iva Sì o No?
E' necessaria la partita iva per amministrare un condominio?
L'apertura della partita Iva è il primo adempimento fiscale da effettuare per diventare amministratore di condominio.
Per maggiori dettagli sui requisiti per l'accesso alla professione ti consigliamo di leggere l' articolo "Requisiti per diventare amministratore di condominio".
L'amministratore di condominio è un professionista qualificato a tutti gli effetti, con requisiti specifici e adempimenti da rispettare. Per regolare i futuri rapporti col fisco è necessaria quindi, in caso di persona fisica, l'apertura di una partita IVA.
La richiesta della partita iva per l'amministratore di condominio deve avvenire entro 30g dall'inizio dell'attività.
Come procedere alla richiesta di partita iva per l'amministratore di condominio?
Per procedere alla domanda è possibile scaricare gratuitamente il modello AA9/8 presso il sito dell'Agenzia delle Entrate, nella sezione "Modulistica".
I documenti devono essere compilati inserendo, ove richiesto, il codice attività specifico, ovvero "68.32.00 - Amministrazione di condomini e gestione di beni immobili per conto terzi".
I documenti correttamente compilati con allegata anche una copia di un documento di identità possono essere consegnati manualmente alla sede territoriale competente oppure è possibile eseguire le operazioni anche tramite web, direttamente sul sito dell'Agenzia delle Entrate, ma in questo caso occorre essere in possesso di codice pin.
In seguito all'apertura della partita IVA viene consegnato un codice di 11 cifre che identifica l'attività.
L'apertura della partita iva è un passo necessario per l'amministratore di condominio e va fatto insieme alla scelta del regime fiscale da applicare.
Partita iva per l'amministratore di condominio e regime fiscale, come muoversi?
E' possibile, se si possiedono i requisiti, aderire al nuovo Regime Forfettario, che può essere molto vantaggioso se l'attività si mantiene all'interno di volumi prestabiliti.
Qualora non fosse possibile o conveniente aderire a questo regime, i soggetti entreranno automaticamente in contabilità separata, la quale prevede la tassazione a Irpef del reddito professionale, assoggettamento a Iva e ritenuta di acconto in fattura.
I futuri amministratori di condominio devono fare i conti anche con gli adempimenti previdenziali, che si concretizzano nell'iscrizione alla Gestione Separata dell'Inps e nel versamento dei contributi annuali. La Gestione separata dell'Inps (L. 335/1995) è quel fondo pensionistico al quale si devono iscrivere i soggetti che svolgono un lavoro autonomo che non sono obbligati ad iscriversi a proprie Casse Professionali.
L'aliquota dovuta dagli iscritti alla Gestione Separata Inps è del 25,72% da applicare al reddito lordo effettivo risultante dalla dichiarazione dei redditi.