Abbattimento delle barriere architettoniche in condominio, cosa c’è da sapere?
Abbattimento delle barriere architettoniche in condominio, le novità
L'abbattimento delle barriere architettoniche è regolamentato, nei casi di immobili privati come i condomini, dalla legge N.13 del 1989.
La norma regola la concessione di
"contributi per interventi atti al superamento delle barriere architettoniche su immobili privati già esistenti ove risiedono portatori di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti (di carattere motorio e dei non vedenti)".
Abbattimento barriere architettoniche in condominio. Come effettuare la domanda?
La domanda per i contributi va presentata al sindaco del comune nel quale si trova l'immobile entro il 1° marzo di ogni anno. Qualora il richiedente sia disabile riconosciuto invalido totale con difficoltà di deambulazione dalla competente ASL, ha diritto di precedenza nell'assegnazione dei contributi.
Abbattimento barriere architettoniche in condominio. Cosa cambia con la riforma del condominio?
Dal 18 giugno 2013 per ottenere l'abbattimento delle barriere architettoniche in condominio (compresa l'installazione di un ascensore negli stabili) la normativa è stata modificata.
La Legge 11 dicembre 2012, n. 220, "Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici" pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17/12/2012 stabilisce un nuovo quorum deliberativo per le decisioni dell'assemblea in seconda convocazione, portandolo da 333,33, ovvero dal quorum previsto con la n.13 del 1989, a 500 millesimi.
Dopo il primo comma dell'articolo 1120 del codice civile, sono inseriti i seguenti:
«I condomini, con la maggioranza indicata dal secondo comma dell'articolo 1136, possono disporre le innovazioni che, nel rispetto della normativa di settore, hanno ad oggetto:
- le opere e gli interventi volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti;
- le opere e gli interventi previsti per eliminare le barriere architettoniche (…)».
Precisamente, il legislatore ha ritenuto di aumentare il quorum necessario per assumere le delibere relative ad interventi di abbattimento delle barriere architettoniche in condominio richiedendo, sia in prima che in seconda convocazione, il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno la metà del valore millesimale dell'edificio.
Cosa è cambiato per l'abbattimento delle barriere architettoniche in condominio con la legge del 220/2012?
Con la Legge 11 dicembre 2012, n. 220, le regole si sono inasprite, per cui è aumentata la soglia per ottenere in condominio l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Si tratta quindi di un passo indietro rispetto al percorso intrapreso nel lontano gennaio del 1989, quando la Legge 13/1989 cercò di dare un'accelerazione decisa a opere costose, ma d'indubbia utilità sociale.
Lo scopo all'epoca era infatti quello di permettere, ad ogni inquilino, di circolare senza difficoltà nel proprio condominio, consentendogli così di rimanere inserito nella vita sociale della comunità. Secondo quest'ottica, qualsiasi ostacolo che impedisca la mobilità a chi ha una capacità motoria ridotta o impedita, così come la mancanza di accorgimenti audio/visivi per l'identificazione di un pericolo, costituisce una barriera da eliminare.
Il Legislatore ha così colpito una norma fondamentale prevista dalla legge n. 13/1989, che aveva ottenuto importanti agevolazioni in materia di modifiche delle cose comuni nei condomini. Quella semplificazione ha infatti permesso alla giurisprudenza, negli anni passati, di estendere sempre di più il fronte delle tutele, proteggendo così non soltanto i disabili residenti negli edifici condominiali ma anche tutti coloro che hanno occasione di accedervi per qualsiasi motivo.